Uno dei più prestigiosi enologi di consulenza al mondo, Attilio lavora in tutta Italia, così come in Sud America, ed è presente nell’elenco di Decanter Magazine dei migliori produttori di vino del mondo – come giudicato dai loro colleghi.

Affascinante come individuo come i vini che crea, Attilio ha una visione originale del suo lavoro e una filosofia chiara e coerente che lo ha guidato verso la creazione di alcuni dei famosi vini da 100 punti del mondo.
“Non sono una celebrità, sono solo uno che lavora in agricoltura come tutti; ma ho avuto la fortuna di avere gli occhi, le narici e il palato che sanno riconoscere un grande vino.

La cosa più importante è il vigneto: è quello che dà visione e continuità. Ed è per questo che comprendere e rispettare il terroir è l’attributo più importante per chiunque voglia fare questo lavoro. Il vino deve essere un testimonial delle sue origini e del suo legame con il suo terroir, che è la somma del clima, del suolo, della gente e della cultura di un determinato territorio.

Le uve hanno personalità uniche e ognuna deve essere interpretata in modo diverso. Il mio compito è quello di rovinare il meno possibile delle materie prime che la natura mi offre, immettendo nella bottiglia la maggior parte possibile delle potenzialità del frutto.

La cura dei dettagli è altrettanto fondamentale, perché in ogni annata sono le piccole cose a fare la differenza tra un buon vino e un grande vino”.