FILOSOFIA PRODUTTIVA

LA NOSTRA FILOSOFIA PRODUTTIVA

Abbiamo la fortuna di essere assistiti dalla consulenza del famoso enologo Attilio Pagli. Attilio ha ricevuto l’onore di essere inserito nella lista dei migliori produttori di vino del mondo, secondo il giudizio dei suoi colleghi, in un articolo di Decanter Magazine.

Per citare Attilio, “la cosa più importante è la vigna: è quella che dà visione e continuità. Ed è per questo che comprendere e rispettare il terroir è l’attributo più importante per chiunque voglia fare un grande vino. Il vino deve essere un testimonial delle sue origini e del suo legame con il suo terroir, che è la somma del clima, del suolo, della gente e della cultura di un determinato territorio”.

“I vitigni hanno personalità uniche e ognuna deve essere interpretata in modo diverso. Il mio compito è quello di interferire il meno possibile nelle materie prime che la natura mi offre, mettendo in bottiglia la maggior parte possibile delle potenzialità del frutto”.

La visione di Attilio è in perfetta sintonia con i valori del team di Tenuta Cappellina, che si impegna a coltivare vigneti in perfetto equilibrio. Una distribuzione uniforme della frutta su ogni vite e su ogni vigneto non avviene per caso.

Seminiamo tra i filari dove vediamo troppo vigore per ridurre l’energia delle piante e, viceversa, piantiamo leguminose come il favino, che possono essere reimmesse nel terreno per aggiungere azoto come fertilizzante naturale.

CERTIFICAZIONE BIOLOGICO

Siamo orgogliosi della nostra Certificazione Europea per il vino biologico sulle nostre etichette, come riconoscimento del nostro impegno a coltivare l’uva senza l’uso di prodotti chimici artificiali, prodotti chimici di sintesi, erbicidi o pesticidi. Utilizziamo solo bassi livelli di rame e zolfo ammessi in agricoltura biologica, e solo quando ne è necessario l’intervento. Questi si applicano sulla superficie delle piante e vengono lavati via dalla pioggia, per proteggere il frutto dagli insetti che depongono le uova e dalla muffa, a differenza dei pesticidi chimici che sono assorbito dalla pianta – e finiscono nel tuo vino!
Sangiovese Grapes

ELOGIO DEL SANGIOVESE

Siamo grandi estimatori del vitigno Sangiovese che è alla base dei grandi vini del Chianti Classico. Mentre le regole del Consorzio richiedono un minimo dell’80% di Sangiovese in un Chianti Classico, noi siamo tradizionalisti nel profondo dell’animo, e preferiamo usarne il 100%, o al limite di aggiungere una piccolissima quantità di Canaiolo, un altro antico vitigno toscano.

LEGNO O NON LEGNO

Mentre è comune nelle aziende vedere i vini invecchiati in piccole botti di rovere francese, questo metodo per ammorbidire i tannini può spesso ridurre il fruttato e la freschezza del vino. Non esiste un modo giusto e sbagliato di invecchiare i vini, ma la nostra preferenza è lavorare per ammorbidire i tannini in vigna attraverso un’attenta coltivazione, ed utilizzare l’antica risrosa del tempo.

Invecchiando i vini in botti grandi, o botti, c’è meno contatto del rovere sui vini, e quindi i vini impiegano più tempo per affinarsi. Ma questo metodo è più fedele alle tradizioni dell’enologia italiana e ci regala i sapori distintivi dei vini della Tenuta Cappellina, o come direbbe Attilio, “mettere in bottiglia la maggior parte possibile delle potenzialità del frutto”.

Cantina Oak Barrels